ALBO
D'ORO DEL SENATO ACCADEMICO
Vogliamo
qui ora ricordare in modo particolare gli illustri compagni, che con
noi in questi anni hanno costituito l’Accademia dei Gatti magici e con
la loro fama sono stati garanti della serietà e del valore culturale
della nostra azione accademica, ma poi purtroppo ci hanno lasciato. Hanno
raggiunto quel “ mondo originario “ dove sole, luna, comete e stelle brillano
incontaminati e dove i gatti del nostro passato, liberi dai vincoli materiali,
corrono, saltano, sonnecchiano e giocano in beatitudine eterna.
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BALTHUS
Balthasar
Klossowski de Role, noto con il nome di Balthus, è nato a Parigi
nel 1908, figlio di genitori di origine polacca, in esilio, entrambi
attivi in ambiente artistico. Crebbe a diretto contatto con i
più grandi pittori da Derain, Marquet, Villard, Bonnard, Matisse,
Masson, Mirò e scittori e poeti come Rilke, Artuad, Camus, Malraux,
uomini di cinema come Fellini. Dopo molti viaggi in Italia, dove
si appassiona all’arte del Rinascimento, si da alla pittura, ma
sin dall’infanzia aveva disegnato con grazia istintiva e volontà
tenace. Era ancora adolescente quando Rilke, pieno di ammirazione,ne
presentò l’album dei disegni in cui narra la storia del gatto
Mitsou, trovato nella gioia e perduto fra le lacrime, e il cui
fantasma frequenta ossessivamente la sua opera. Molti altri gatti,
da lui amatissimi, appaiono nelle sue opere, famose fra tutte
la serie de “ Le chat au miror”.
Nel
1961, Balthus accetta con entusiasmo la missione eccezionale che
gli affida Andrè Malraux, Ministro della Cultura in Francia, di
restaurare e dirigere Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia
in Roma (“ sono felice di essere di nuovo a Roma, città bellissima”
) Il suo mandato durò più di quindici anni in questo prestigioso
luogo dell’arte francese in terra italiana e fu certamente l’epoca
più feconda e benefica della vita di Balthus.
Dal
1976, lasciata Roma, si stabilì a Rossinière nel Cantone svizzero
del Vaud. Là , nella profonda serenità del paesaggio montuoso,
in un bellissimo chalet, chiuso nella sua grande solitudine interiore,
ha continuato a dipingere, con la stessa sensibilità e con la
stessa serenità, lentamente, senza fretta, senza contare i giorni
come se avesse davanti a sé l’eternità, sino a questo primo anno
del terzo millennio.
L’Accademia
dei Gatti Magici si propone di celebrare solennemente in questo
Anno Accademico Balthus, Maestro Accademico e Premio Internazionale
Gatti Magici per la Pittura.
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DARIO
BELLEZZA
Nato
a Roma nel 1944, narratore e poeta che, pur nella presenza di
importanti esempi quali Sandro Penna e Pier Paolo Pasolimi, dimostra
un carattere di assoluta originalità, componendo con raffinatezza,
grazia e ironia, in una ineliminabile contraddizione tra volontà
di rifiutare il quotidiano e consapevole impossibilità di oltrepassare
i limiti. Tutti hanno conosciuto la sua “ attitudine “ e il suo
amore per i gatti spesso randagi come lui.
“
Gatti, occhi
che
m’accogliete al mio ritorno
velato;
occhi perfetti
dove
l’universo scioglie
un’ultima
canzone d’amore.
Parola
insensata ormai
Alla
mia vita distrutta”.
(Dario
Bellezza)
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LAURA
BETTI
Natalina
« E' morta a 22 anni! E non voleva perché voleva
morire con me, insieme. L'avevo capito benissimo. E continuavo
a dirle "Ma come faccio? Non posso adesso... devo fare
ancora delle cose..."
Lei invece, quando ha visto che non riusciva a convincermi,
che comunque non potevo morire con lei in quel momento,
oramai quasi cieca, si è suicidata. La vide Macaluso
che stava di fronte: appena sono uscita lei ha guardato
a lungo la porta e poi si è rotolata giù dal
quinto piano. Comunque ha aspettato che uscissi perché
non voleva che io la vedessi così debole e vinta.
Non si chiamano felini. Sono delle signore e dei signori.
»
(Laura
Betti)
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WILLIAM
BURROUGHS
Nato
a St. Louis nel 1914, è scomparso nel 1997. Scrittore statunitense,
ribelle alla famiglia e alla educazione alto-borghese ( frequentò
Harvard e studiò medicina a Vienna), nel secondo dopoguerra vagò
in tutto il mondo, vivendo tra emarginati e sbandati. Ha scritto
molti libri, tra cui il “Gatto in noi “ uscito per la prima
volta a New York nel 1986 in una edizione a tiratura limitata
e poi nel 1992 in ampia diffusione.
“Sarà
probabilmente una sorpresa per molti – scrive Giuseppe Bernardi
- scoprire che Barroughs, l’efferato cantore di saghe che si svolgono
in terre mutanti e in cui l’umanità è una sopravvivenza arcaica
, ha anche scritto uno dei più delicati e percettivi libretti
che conosciamo sui gatti, anzi più precisamente sul gatto come
compagno psichico. Gatti bianchi, gatti arancione, gatti
persiani, gatti amati, gatti di strada, gatti soprannaturali come
piccoli dei del focolare, creature con un che di felino, un che
di umano, un che di ancora inimmaginabile frutto di unioni
arcane e lontanissime che l’Autore si sente chiamato a revocare
e a proteggere come un benefico guardiano: sono questi i protagonisti
a cui Burroughs da la parola. La sua voce diventa piana, pur mantenendo
una vibrazione inquietante. E l’affinità immediata fra l’Autore
e questi esseri appare palese, ancor più di quella con altri suoi
personaggi. Le storie, le osservazioni hanno una naturalezza carica
di intensità, forse in queste pagine Burroughs ha nascosto un’allegoria,
visitando il suo passato come una sciarada gattesca”.
“
Il gatto non offre servigi. Il gatto offre se stesso.Naturalmente
vuole cura e un tetto.Non si compra l’amore con niente. Come
tutte le creature pure, i gatti sono pratici”
(William
Burroughs) |
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CAMILLA
CEDERNA
Nata
a Milano nel 1921. Giornalista e scrittrice italiana, si è affermata
con inchieste, note di costume brillanti e spregiudicate, irridenti
profili di personaggi celebri imponendosi all’attenzione del grande
pubblico per la sua verve fustigatrice e per l’attrattiva di una
scrittura raffinata e colta, sarcastica e di forti tensioni morali.
In una lunga conversazione ci parlò a lungo dei suoi gatti amatissimi.
“Lo
sanno tutti da sempre che io sono una gattolica, che
ho sempre amato i gatti, e non quelli chic e aristocratici,.
Le mie sono state sempre gatte qualsiasi e tutte femmine, oltretutto
intelligenti e consolatorie: sono state sempre le mie compagne
di vita! “
(Camilla Cederna) |
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LUCE
D'ERAMO
Luce d'Eramo è nata a Reims e si è laureata in Lettere e in Storia
a Filosofia. Ha sempre condiviso la casa con gatti che l'hanno
gentilmente ospitata, su alcuni dei quali, come Pipcio e la Puffa,
ha pubblicato racconti. E' autrice di saggi anche in volume, come
L'opera di Ignazio Silone ( 1960 ) e Cruciverba politico ( 1974
). Tra i suoi romanzi che sono sei, tre hanno personaggi felini
ispirati alle maggiori compagne della sua vita : Partiranno (1986,
ed.Oscar 1988 ) dove la gattina siamese Miciola abita nel Bronx
con l'extra-terrestre Presi, Ultima luna (1993, ed.Oscar 1977
)dove le gatte nere Isude e Luna passeggiano per tutto il libri,
Una strana fortuna (1977 ) dove la gatta Ciuppa è l'amica più
cara della zia Edda che l'ha teneramente raccolta per strada.
" A proposito della grande scrittrice Luce d'Eramo - scrive Marina
Alberghini Pacini commemorandola su Il manifesto - vorrei ricordare
anche il suo grande amore per i gatti, che considerava creature
superiori agli uomini e che nei suoi libri sono spesso comprimari
o figurano nella dedica. Lucetta era Accademica dei Gatti Magici,
e un suo splendido racconto Sotto la palma figura nella Antologia
Il sofa delle fusa, promossa dall'Accademia dei Gatti Magici…Poco
prima di morire mandò all'Archivio Storico dell'Accademia, la
Felinoteca, un interessantissimo documento con estratti de Il
manifesto degli anni '70-'80 con scritti di Rossana Rossamda ed
altri intellettuali sulla cultura del gatto. Lucetta non mancava
mai, pur nelle sue tristi condizioni di salute, alle manifestazioni
dell'Accademia, dove era accolta come ospite d'onore e dove nelle
sue conferenze sosteneva sempre che per lei i gatti erano degli
extra-terrestri. Chissà, forse ne avrà avuta confrma…."
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LEONOR
FINI
Nata
in Argentina, dopo la giovinezza trascorsa in Italia dove cominciò
a dipingere, approdò a Parigi negli anni 30. Definita “surrealista
senza scrupolo” per vocazione e formazione, sviluppò il gusto
per la simbologia onirica e del fantastico, risolte in delicata
eleganza decorativa.
E’
fin troppo facile prevedere che questa grande artista avrebbe
conosciuto, vissuto e capito la magia del gatto, la sorprendente
capacità di questa straordinaria creatura di farsi amare, di affascinare,
di ispirare. E’ stata membro dell’Accademia dei Gatti Magici col
titolo di Maestro Accademico e le è stato assegnato il Premio
Internazionale Gatti Magici per la Pittura.
“Ciò
che mi stupisce sempre è che essi avrebbero potuto restare dei
piccoli felini indomabili e crudeli come i loro selvaggi fratelli
dalle orecchie sempre appiattite. Lo penso spesso nel sentire
i loro aguzzi artigli, nel vederne le zanne affilate. Ma Colui
che muove il modo li ha voluti accessibili, amici e spesso tremanti
di dolcezza. A volte con la gola rossa spalancata, la gobba, la
coda a spazzolone, lo sguardo fisso e feroce si tramutano nei
più terribili draghi d’Oriente. Ma basta che io posi la mano sulla
loro fronte, sulla gola, la immerga nella pelliccia ed eccoli
ridiventati i più leali e fedeli messaggeri mustacchiuti di un
paradiso che forse non abbiamo completamente perduto…”
(Leonor
Fini)
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disegno di Leonor Fini tratto da
"Chats d'Atelier"
(c)Guy Pieters & Jacques Carpentier
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guazzo di Marina Pacini
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ROSELLA
MANCINI
Nata
in Puglia, si trasferisce a Roma, dove lavora, studia e scrive
poesie.
Ha
pubblicato Momenti e fluttuazioni, poesie con prefazione-saggio
di Aldo Capasso – Ed.Bèrben 1950 ( edizione francese: Ce qui
demeure, ce qui s’èoule, 1952 ) , Il sogno di Adamo, odi
e sonetti tradotti da J. Keats – Ed. Caschina 1955, L’ulivo
e la Puglia, poemetto in prosa – Bari 1960, Madre, mia
figlia, poesie con prefazione di Adele Cambria – Ed. Ventaglio
1986, Gatti e code, poesie con prefazione di Luce d’Eramo
– .Ed. Rossi e Spera 1989, Gatti stellari e terrestri,
curato,illustrato e presentato da Marina Alberghini Pacini:
Gatti e Poeti- E’ da sempre un amore forte, un profondo
legame che si basa sulla affinità,la comprensione, lo straordinario
potere di intuizione che hanno entrambi di un mondo parallelo
al nostro e incredibilmente più ricco…Anche Rosella Mancini, una
delle più grandi poetesse del nostro tempo, non ha voluto mancare
all’appuntamento con il grande Ispiratore. Nella straordinaria
sapienza della sua cadenza ritmica giungono a noi,
da spazi onirici, gatti surreali e teneri a un tempo, storici
, eppur metafisici. Stellari e terrestri, appunto”.
“Spettro
di luce
balena
l’arco
dell’iride
cangiante
miriade
astrale di pietre preziose
gatto
stellare
e
terrestre che esalti in ostensori
i
colori degli occhi cristallini
a
te il cielo confida
quanto
spalanca il mondo”
(Rosella
Mancini)
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LOUIS
NUCERA
Louis
Nucera aveva tre passioni: la letteratura, i gatti e la bicicletta.
E’ su questa che ha trovato la morte il 9 agosto 2000,ucciso da
un automobilista ansioso di arrivare, lui che amava tanto godere
con calma l’ attimo fuggente…
Louis
Nucera era un tipo originale. Di origine italiana e di modesta
estrazione aveva cominciato a scrivere a quaranta anni. Nel 1970
aveva avuto il Grand Prix de l’Académie française per la Letteratura.
Le sue amicizie (Picasso, Kessel, Cioran, Boudard, Brassens ecc.)
non gli avevano dato alla testa e si era sempre sentito vicino
alla gente semplice.
L’altra
sua passione erano i gatti .Ha loro consacrato molti libri come
“Le Greffier”, (Julliard 1971), “ Les Chats il n’ y a pas de quo
fouetter un homme “(Juillars 1971) “Chats” (Fixot 1987) e “Sa
Majesté le Chat-Carnet de notes d’un amoureux” (Archipel 1992).
Ha
scritto di loro : »Un giorno una fata prese la bacchetta
magica della domenica, fece un gesto : era nato il gatto.
La bellezza è una forza .Ha un immenso potere sull’ uomo. In preda
all’ entusiasmo,sparito ogni senso critico,egli fa del piccolo
felino il suo compagno preferito. Questo amore io lo condivido
in pieno. Louis Nucera, settantaduenne, viveva a Nizza con
la moglie Suzanne e i suoi due gatti, Monsieur Caruso, nero, e
Mademoiselle Divine, tigrata a pelo lungo.
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FRANCESCO
PENNISI
Compositore
è nato ad Acireale nel 1934 ed è scomparso a Roma nel 2001.E’
autore di molte partiture cameristiche e sinfoniche. Alcune sue
opere di teatro musicale sono state commissionate ed eseguite
dalla Biennale di Venezia, dal Teatro Comunale di Bologna, dalla
Fonazione Gulbenkian di Lisbona. La sua musica è edita soprattutto
da Casa Ricordi. Poco più che clandestina , l’attività grafico-pittorica
è sta oggetto di due grandi mostre: all’Accademia Americana di
Roma (1973) e sempre a Roma al Goethe Institut (1995)
E’
Accademico di Santa Cecilia, Accademico Filarmonico Romano, Socio
corrispondente dell’antica Accademia Siciliana dei Dafnici e degli
Zelanti, nonché dal 1996 Accademico del Gatti Magici. H amato
e vissuto con molti gatti, ultima la Gatta Maomao.
“Ora,
cara Maomao, io ho voluto raccontarti questa bella storia di cinquantadue
anni fa, una storia vera, per ricordarti che nel vostro mondo
gattesco ci sono stati e ci sono certo ogni giorno episodi di
ardimento, di coraggio, di intelligenza, di intraprendenza che
a noi umani, spesso pavidi e pieni di preoccupazione, ci riempiono
di grande ammirazione e ci sorprendono. Storie delle quali tu
dovresti sentirti orgogliosa e alle quali tu dovresti riferirti
nelle invitabili difficoltà della vita…Io capisco che la gabbietta
è una specie di prigione temporanea e capisco che fare duecento
chilometri chiusi come in un cellulare della polizia non è certo
piacevole, ma sai benissimo che il disagio è necessario per arrivare
a destinazione: ti divertirai tanto, come sempre, tra le siepi
e i fiori, dove hai tutti i tuoi angoletti di ombra, di mezz’ombra,
di sole, i nascondigli, le postazioni per vedere la sera la volpe
o il tasso disgraziato che mangia i rizomi degl’iris! E poi per
noi non è che sia una piacevole litania! Abbiamo calcolato che
viaggiando a cento all’ora, riesci a dire miao venticinque
volte al chilometro: cinquemila miao quando saremo arrivati!
E non è che se accendo la radio a pieno volume ti rassegni. Gareggi
incrollabile con Carla Henius e con l’Orchestra della Suddeutsher
Rundfunk! “
( Francesco Pennisi ) |
ADRIANA
PINCHERLE
Nata
a Roma nel 1906. Pittrice “moderna” antiaccademica, attratta dalla
tradizione spadiniana,ma più ancora nelle aule della Scuola libera
del nudo, da Scipione, da Mafai e dalle loro giovanili e incandescenti
ascensioni espressionistiche. Cresciuta sulla scorta di quella
tradizione familiare alle arti, che spingerà il fratello , sotto
lo pseudonimo di Alberto Moravia, alle lettere, la si può considerare
l’ultima rappresentante di quel momento glorioso della pittura
italiana , che va sotto il nome di “Scuola Romana “.
Ha
dipinto quadri con gatti suoi e dei suoi amici, ma li ha amati
tutti per le loro qualità, la loro bellezza, l’affettuosa compagnia
che le hanno fatto sempre.
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GIORGIO
SAVIANE
Veneto,
nato nel 1916, viveva a Firenze da più di quarant’anni e i fiorentini
lo consideravano uno del loro, quando è scomparso nel 2001.
Si
contano di lui undici romanzi e quattro libri di racconti, che
lo hanno reso famoso nel campo della letteratura in Italia e all’
estero. Nel 1993 fu nominato Accademico Dei Gatti Magici.
Da
sempre circondato di gatti , ha lasciato la sua bellissima adorata
certosina Orsetta.
“
L’uomo ama il gatto non certo per la sua mansuetudine, piuttosto
per l’indipendenza che lo fa rimanere animale mai umanizzato
anche nella casa più signorile dove semmai si fa servire dai
domestici! E’ proprio la sua regalità cui è disposto, ogni tanto,
ad abdicare che lo rende animale più adorato. O il più sfuggito
da chi, ma è raro, ha per il gatto l’intollerabilità che gli
deriva dall’inconscia paura della tigre “
(Giorgio
Saviane)
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LORENZO
VESPINIANI
E'
nato a Roma nel 1924. Pittore italiano, i suoi primi disegni sono
influenzati dal secondo espressionismo, dal segno corrosivo di
G.Grosz e O. Dix.
Le stesse tematiche di impronta neorealista sono svilupate, a
partire dal 1956, in chiave di nuova figurazione, con valori che
continuano ad essere caratterizzati dall'impegno civile e dalla
riflessione esistenziale.
E' stato eletto Accademico Dei Gatti Magici e nel giorno del suo
insediamento, ricordando il suo apprezzamento per i valori di
bellezza, creatività, libertà ispirati dal gatto,
ha ripetuto, condividendolo, il discorso di presentazione di Sergio
Zavoli: "Ho sempre avuto a che fare con gatti molto diversi
da quelli, per così dire, archetipi, cioè comuni
e, al tempo stesso esemplari ma tutti a loro volta accomunati,
ai miei occhi, da un chè di straordinario: la loro presenza,
tolleranza, disincanto, amore per la libertà, senza mai
pormi casi di coscienza, ma soltanto una voglia di bene, perchè
tra noi era nata quella cosa di cui parla Giordano Alberghini,
cioè la Conoscenza che è il principio dell'amore".
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litografia di Lorenzo Vespiniani
(1992)
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MARCO
VISCONTI
Marco
Visconti è nato a Milano nel 1920 ed è scomparso a Roma nel 1995.
Regista teatrale e radiotelevisivo, ha al suo attivo centinaia
di lavori tra regie e copioni ed ha messo in scena in importanti
teatri italiani opere liriche da Mozart a Kurt Weill. Ha pubblicato
quattro libri di poesie: Sera con la ragazza ( Ubaldini,
1948 ); Ferragosto e Commiato Ubaldini, 1950 ); Poesie
(Collana “ Lo Specchio” Mondatori, 1953 ) Una ricerca
(Collana “ Lo scrigno “ Mondatori, 1968 ) e le traduzioni di Prometeo
Incantato di Eschilo ( in La Fiera Letteraria, 1953 ) ; dell’
Ifigenia in Aulide di Euripede ( Einaudi, 1955 ) e per la
RAI del Filottete di Sofocle e de Il Ciclope di
Euripide.
Marco
Visconti è stato grande signore nell’esistere e nello scrivere.
Trasfondeva in ogni attività i segni di una cultura radicata e
profonda, una filosofia della vita che si percepiva al di là di
una costante vena di malinconia.
Le
sue poesie sui gatti, pubblicate postume nel libro Il micio
si è sdraiato sulla luna ( Ed. Periferia,1977 ) possono dare
di lui un accenno che orecchie sensibili sapronno interpretare.
“
La libertà ( tu gatto ce lo insegni )
si
paga a caro prezzo
e
tu, gatto, l’apprezzi più degli uomini “
(
Marco Visconti ) |
JOSE' MOINAUT
E' nato a Bruxelles il 5 Agosto 1937, sotto il segno del Leone. Chansonnier, regista e interpreta tra 2 dischi fonografici e poi si dedica alla letteratura. Il suo primo romanzo autobiografico "Un piano sur les nouages" (1985), gli vale il plauso di Michelle Bataille. Nel 1987 pubblica "Historie du Chat et des Hommes, una ricerca accurata e documentatissima sui miti e leggende di ogni epoca legate al Gatto".
E' console per L'Accademia dei Gatti Magici per il Belgio. Nel 1988 pubblica una raccolta di testi "Cronique dell'ere du Chat". Dal 1989 al 1991 collabora al mensile "D'un Chat l'autre". Ha pubblicato nel 1998 "Historie du Chien et des hommes". Ha in preparazione "Le dieu Chat" e "Verseau felin".
Vive con sua moglie e Gaspard gatta europea raccolta e creduta un maschio alla quale ha dedicato una poesia e con Muni, europeo nero come la notte, figlio di Gaspard. Ha raggiunto il Parnaso Felino nel 2008.
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